Racconto di vino e di gadget

Ci si aspetta che nel mese di ottobre le parole del vino siano “vendemmia” e “produzione”. Occorre invece lasciare spazio a due novità: “algoritmo” e “fontana”. Sì, perché mentre circolano solo stime sul raccolto di uva giunto al termine, sono ad oggi due le notizie più curiose sul mercato dell’enologia ed entrambe riguardano fasi accessorie alla vinificazione, parlano di gadget personalizzati dedicati alla distribuzione, al consumo.

Un algoritmo è il sistema di calcolo messo a punto da tre ragazzi under 30 e dalla start-up milanese Vino à Porter: un test online composto da cinque domande inerenti i sapori e gli abbinamenti del vino che attraverso le risposte ottenute conducono ad una gamma di suggerimenti per la cena che l’utente ha in  mente di organizzare. In 48 ore Vino à Porter può anche spedire ovunque in Italia le bottiglie desiderate. Questa iniziativa è stata definita dal Gambero Rosso come uno dei progetti più innovativi nel panorama italiano e l’algoritmo è stato accompagnato nel suo sviluppo dalla collaborazione con l’Associazione italiana sommelier. Un esordio nel sistema enogastronomico con lo scopo di valorizzare anche le cantine meno blasonate.

La seconda notizia vitivinicola ha un altro livello di serietà. In Abruzzo, a Villa Caldari di Ortona, il 9 ottobre è stata inaugurata una fontana che dispensa vino. L’unica in Italia sempre accessibile e generosa con l’assetato. L’opera è stata voluta dall’associazione no profit “Il cammino di San Tommaso”, che sull’omonimo pellegrinaggio cristiano che collega Roma ad Ortona, ha voluto rievocare la Bodegas Irache, fontana di vino che sorge in Navarra lungo gli 800 chilometri del Cammino di Santiago di Compostela. Al fianco dell’associazione c’è la cantina Dora Sarchese, per un’iniziativa all’insegna dell’accoglienza dei pellegrini.
Dalla fonte di Villa Caldari sgorga solo vino rosso e in base a quanto riferito dalla stampa locale, il tutto procede senza sosta, tutti i giorni, tutto il giorno. Questa la differenza dalle altre “sorgenti” di vino presenti in Italia, le più famose a Carosino (Taranto), San Floriano del Collio (Gorizia) e Marino (Roma), in funzione solo in determinati periodi dell’anno.

Questo è il vino tra tecnologia e tradizione: un algoritmo per suggerirti la bottiglia giusta e una fonte senza scelta ma con continuità gratuita. Questo per la bevanda alcolica più versata in Italia, dove dati Istat riferiti al 2015 hanno indicato quali consumatori abituali il 20,1% della popolazione. Cinque volte la birra. Una statistica tornata in segno positivo, dopo una progressiva diminuzione cominciata nel 2009.

Alla fine di tutto, il dato che più interessa e che determinerà anche i mercati di Vino à Porter e della fontana abruzzese, è quello sul raccolto. Stime del Ministero delle Politiche agricole indicano in 48,5 milioni di ettolitri la produzione di vino grazie alla vendemmia 2016. Un dato che garantirebbe all’Italia il primato mondiale, davanti a Francia (42,9 milioni) e Spagna (42-43 milioni). Uve in calo di quantità ma con qualità in aumento. Cauti sorrisi insomma.

È da questi spunti che vogliamo indicare i migliori gadget personalizzabili per consumare e conservare vino: le due richieste più importanti che arrivano alla fine della filiera.
Il vino si stappa e si versa e il Set 2 pezzi è il necessario con un tocco di raffinatezza: cavatappi in metallo e tappo con taglia-goccia. Chiusi in confezione regalo, i gadget sono personalizzabili nelle parti in metallo con incisione laser e tampografia.

Il vino si serve alla sua temperatura e soprattutto quando richiede il fresco va accontentato. Cielo è il refrigeratore per accompagnare a dovere la bottiglia lungo il pasto. Realizzato con doppia parete in acciaio inox, è personalizzabile con tampografia e incisione laser.

Il vino si accompagna. Col formaggio. Ed il set dei relativi gadget è una chiave elegante e pratica per ogni cucina ma anche ufficio. In confezione di bamboo, è composto da coltello, affetta formaggio, apri bottiglie e tappo.

Il vino sporca. E’ un peccato perderne una goccia ma capita di rovesciarne un bicchiere. Soprattutto se si sta dietro il bancone di un bar o si armeggia tra cucina e salotto. Il Grembiule bartender è l’“armatura” in tessuto twill con due tasche. Leggero e dinamico per il movimento, si sporca al posto di gonne e pantaloni ed è resistente e personalizzabile.

Il vino va riposto. Se dopo una serata con gli amici, lo si chiude con Kava, il tappo a pressione salva qualità. Se dopo una serata tipo capodanno, va riposto con Mika, il tappo per champagne che resiste alla spinta delle bollicine, realizzato interamente in metallo.

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