Il portachiavi di Sanremo

Il portachiavi è nato circa 4mila anni fa, un paio di ore dopo la realizzazione della prima serratura, inventata dagli egizi. In occasione del Festival di Sanremo, Maria De Filippi ha rispolverato la gloria di questo gadget con milioni di personalizzazioni, presentandosi in conferenza stampa con un modello disegnato sulla sagoma di Carlo Conti. Del resto Sanremo connota le canzoni come un marchio trasforma un oggetto comune in gadget.

Il portachiavi è uno dei primi gadget nella storia del settore e come tale ha origini imprecise, dettagli controversi, aneddoti e imbarazzi. Ma soprattutto, è un gadget personalizzato che una volta arrivato all’uso dell’anello in metallo a forma di molla non ha trovato migliorie in grado di superare quella semplice per quanto geniale soluzione. E questo stile di massima efficienza fa grande un oggetto.

Così Sanremo ha alzato il sipario parlando di portachiavi, con la sagoma di Carlo Conti distribuita anche durante la seconda serata da Maria De Filippi al pubblico dell’Ariston. Le mani che si allungavano per il cimelio non si contavano. Per chi volesse una replica, Flex Keyring Double è la soluzione di gadgetpersonalizzato.it:  un portachiavi a forma personalizzata che può essere prodotto in quasi tutte le forme e dimensioni.

Ma prima di passare alla versatilità di brand e usi secondari, ecco una carrellata di portachiavi a vario titolo degni di nota. Qualche anno fa, per esempio, entrò nel mercato un esemplare sensibile al fischio. In caso di smarrimento del mazzo di chiavi, un semplice richiamo avrebbe attivato un allarme all’interno del portachiavi, facendolo emergere dalla confusione o da sotto una poltrona.

A testimoniare la bontà dell’invenzione della molla metallica c’è stato un esemplare di evoluzione “salva dita” che nonostante i clamori in fase di presentazione e gli intenti di “benessere” per unghie e polpastrelli, al momento del cambio chiave non ha trovato spazio per spodestare l’esistente e inossidabile molla piatta di sempre.

Anche i portachiavi hanno toccato un loro punto basso. Precisamente in Cina, nove anni fa, quando sul mercato dei gadget vennero messi in vendita portachiavi con pesci vivi all’interno. O si correva a casa per trasferirli in vasca adatta, o gli avannotti avevano quattro ore di ossigeno per sopravvivere. Un marketing raccapricciante.

Nel settore è entrato prepotentemente anche il marchio Lego con il suo design, ovviamente marcando successo sia per la versalità che per lo stile funzionale.

Dopo tanti applausi, prima di evidenziare i migliori esemplari sul nostro mercato, ecco una pecca del gadget portachiavi: c’è chi l’accusa di essere un’invenzione diabolica che permette la perdita di più chiavi in un colpo solo.

Il portachiavi tecnicamente si limita alla molla, il colore arriva dopo. Nel campo della personalizzazione le soluzioni sono ovviamente numerose, come per i migliori oggetti. Ci sono i portachiavi con l’anima da cantiere, con metro pieghevole da 50 centimetri o la mini livella, molto utile anche per appendere semplicemente un quadro.

Dall’edilizia all’elettronica, Stylus è il portachiavi in alluminio con gommino per touch screen, mentre GoGo si trasforma in pulisci schermo e porta smartphone, un incastro che consente di tenere il dispositivo elettronico in posizione verticale su una superficie piana.

Chiudiamo la lista dei meglio portachiavi con quell’esemplare che tutti, appena lo vedono in uso ad un amico, lo commentano così: “Lo voglio anch’io”. E’ Avior, portachiavi con torcia led, ricaricabile attraverso porta usb. Il suo punto di forza è la possibilità di sfilare la torcia dal suo incastro in morbida plastica Abs, senza dover tirare fuori tutto il mazzo dalla tasca o sfilare la chiave dal cruscotto dell’auto.

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